RESPIRO
Respiro
Progetto installativo di Chiara Tommasi
Borgo di Celleno Marzo/Aprile 2021
Scheda tecnica
– 5 pannelli di legno sui quali saranno affissi 5 manifesti 160×100 cm e montati
ognuno su un piedistallo da localizzare secondo sopralluogo e possibilità.
Ogni manifesto avrà un disegno di una barca bianca sagomata da lucine
bianche funzionanti con batteria solare.
– 1 installazione sonora temporale che trasmetterà ad un orario preciso (17,00)
ogni sera per alcuni secondi, il suono di una sirena in entrata al porto delle
imbarcazioni.
– 1 fotografia 3×2 mt stampata su manifesto plastico raffigurante il primo piano
di una ragazza in bianco e nero. Gli occhi della figura saranno interamente
riempiti di lucine bianche funzionanti a batteria solare. L’immagine sarà
installata sulle mura esterne del borgo di Celleno.
– Una installazione in ferro raffigurante il profilo della barca son il profilo
illuminato con luci funzionanti a batteria solare.
L’idea di questo intervento installativo è partita da un intervento realizzato da
Chiara Tommasi all’interno di un progetto di arte inserita in un contesto sociale al
Corviale, realizzato questo novembre. Il lavoro consiste in un manifesto 2×3 mt
affisso nei passaggi fra i vari lotti all’interno delle case popolari del Serpentone.
L’immagine di un mare scuro dove appariva una barca disegnata con tratto infantile
voleva portare un senso di speranza e liberazione e di possibilità che l’arte in questo
momento ci può dare.
Per questo l’artista ha voluto che questo progetto continuasse in una installazione
diversa, ma con gli stessi richiami al lavoro del Corviale, in un borgo
semiabbandonato come Celleno. Borgo comunque vivo di memoria e di intensità emotiva, dove i pannelli dislocati nello spazio andranno a creare un percorso di
immaginazione e di sogno.
La fotografia imponente della ragazza all’ingresso del paese antico accompagnerà i
visitatori ad entrare in una dimensione dove gli occhi, in questo caso l’arte, sono la
via di salvezza.
Il suono sarà il legante di tutto il lavoro. Un suono di ingresso come fosse
un’accoglienza di una presenza invisibile, che renderà le immagini vive per 10
secondi ogni sera.
A cura di Serena Achilli